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PALAZZO IMPERIALI

TORRE DEL SOLISE

CHIESA MATRICE: SANTA MARIA DELLA NEVE

CHIESA DEL SANTISSIMO CROCIFISSO

CHIESA DELL’IMMACOLATA

CHIESA DI SANT'ANTONIO

CHIESA DEL SANTISSIMO ROSARIO

SANTUARIO SANTA MARIA DI COTRINO

OPERA MONUMENTALE "TERRA RISORTA"

 

PALAZZO IMPERIALI

 

Il Palazzo baronale di Latiano, detto Castello, trova le sue origini nel periodo medioevale. Il Santoro fa risalire la costruzione del Castello al secolo XII. La struttura possiede in sé lo sviluppo architettonico che lo vuole fortezza poiché era circondato da un fossato. La struttura si svilupperà fisicamente nel tempo da fortezza in residenza feudale e palazzo signorile. La definitiva trasformazione in Palazzo si ebbe certamente intorno al 1670 quando il feudo passò di proprietà a Carlo Imperiali III. E' di questo periodo la trasformazione della facciata la quale perde i connotati di struttura difensiva per rientrare nel gusto dell'architettura salentina  dell'epoca, come dimostrano i motti latini e la grande iscrizione dell'arco ribassato che inquadra l'apertura sopra il portone di accesso. Del 1724, così com'è inciso sui frontespizio del Palazzo, è l'ultimo e più importante intervento su questa struttura. Nel 1753 il Palazzo compare nel Catasto Onciario. Gli Imperiali lo hanno posseduto fino al 1909, epoca in cui fu acquistato dal Comune.  E' stato sede degli Uffici Comunali sino a gennaio 1997.

 

TORRE DEL SOLISE

 

La costruzione di questa struttura si fa risalire al 1528, ma dovrebbe risalire a parecchi anni prima perché tale data indica solo l'anno di restauro.
La torre originariamente fu adibita a sede comunale (Sedile). I proprietari, a causa dello stato pericolante dell'edificio, iniziarono, nel 1979, l'abbattimento, che fu bloccato con decreto della Soprintendenza del 21.6.79. La Regione si impegnò per il restauro e l'eventuale acquisto dell'immobile. La Torre ha pianta quadrata, con volte a crociera, a stella e a botte e il pavimento in basolato calcareo. Le decorazioni esterne sono costituite da un arco bugnato, finestre con cornici e timpani decorati. Le finestre hanno incisi dei motti simili a quelli del Castello o Palazzo Imperiali.

 

CHIESA MATRICE SANTA MARIA DELLA NEVE

 

La data di fondazione della Chiesa Matrice è ignota; alcuni studiosi ritengono la sua origine molto antica, forse costruita sui resti della chiesa di San Michele Arcangelo. Altri smentiscono, facendola risalire alla fine del XV secolo. Secondo le ultime ricerche, nel 1574, la chiesa Collegiata di Latiano era dedicata a Santa Maria della Mutata.
Il titolo Santa Maria della Neve è strettamente legato al beneficio costituito dalla famiglia Bianco, così come risulta da un documento del 23.09.1633 del Notaio Leonardo Ariano.
Alla fine del Settecento la chiesa divenne collegiata. La costruzione ha pianta basilicale ad asse longitudinale, all'interno è divisa in tre navate da colonne in stile ionico che sorreggono archi a tutto sesto; la cupola semisferica  è impostata su un tamburo ottagonale e termina con una lanterna sormontata da una calotta. Complessivamente nell'edificio si nota una confusa sovrapposizione di stili dovuta a interventi di epoche diverse. Va comunque valorizzata l'impronta settecentesca poiché oltre alle decorazioni a stucco anche le tele più pregevoli custodite nella chiesa risalgono alla fine del XVIII secolo.

 

CHIESA DEL SANTISSIMO CROCIFISSO

 

La fondazione di questa chiesa risale al XVII secolo. Secondo la leggenda essa si trova sulle fondamenta di una taverna nella quale si fermarono per qualche giorno alcuni zingari che avevano tra le loro casse piene di mercanzie un Crocifisso nero. Il 25 settembre 1624 la chiesa fu concessa al Capitolo di Latiano e il 17 ottobre 1697 fu costruito l'altare maggiore, in legno intagliato in stile barocco.
In questa chiesa si conservano le reliquie della Santa Croce e della Santa Spina di Nostro Signore Gesù Cristo.

 

CHIESA DELL’IMMACOLATA

 

In origine la chiesa era la cappella gentilizia dei Marchesi Imperiali ed era dedicata all'Addolorata.  L'edificio sorge sul lato destro del Palazzo Imperiali con il quale possiede una comunicazione interna non più praticabile. L'edificio architettonicamente armonioso contiene tutte le caratteristiche architettoniche ed artistiche tipiche del XVIII secolo. Pianta a croce greca, con tetto a capanna, manto in tegole; volte a crociera, decorate con stucchi e rilievi dorati. L'edificio, pur non essendo di grande dimensione, è notevolmente proporzionato e ben conformato e la sua costruzione viene attribuita a M. Manieri, avvalorata dal fatto che nello stesso periodo, ebbe l'incarico dagli Imperiali di modificare il palazzo baronale, di cui la cappella faceva parte.

 

CHIESA DI SANT'ANTONIO

 

La Chiesa di Sant'Antonio si ritiene risalga al XIII secolo; subì, in varie epoche, modifiche e restauri e, in ultimo, fu ampliata nel 1875.
E' una delle chiese più grandi del paese e per questo negli anni 1775 e 1906, in occasione dei restauri della chiesa Matrice, fu sede del Capitolo.
L'edificio si presenta con una facciata semplice, divisa verticalmente in tre spazi di paraste tuscaniche. La pianta è basilicale a tre navate con cappelle.

 

CHIESA DEL SANTISSIMO ROSARIO

 

La chiesa è di origine antichissima; per certo si sa che nel 1520 era attestata in una relazione conservata presso l'Archivio Generale dell'Ordine dei Padri Domenicani di Roma.
Tutta la struttura con annesso il convento era denominata Abbazia di Santa Margherita. Il titolo di Santa Margherita era riportato su una lapide custodita nella chiesa. Nel 1883, diventata proprietà del Comune, fu affidata all'Arciconfraternita del Santissimo Rosario che, già nel 1830, l'aveva restaurata a proprie spese.
Ha una pianta longitudinale, ad unica navata ed una cantoria; decorata con stucchi e cornici dipinte e dorate.

 

SANTUARIO SANTA MARIA DI COTRINO

 

Il Santuario Santa Maria di Cotrino è sorto sicuramente su un insediamento medioevale.
Le prime notizie certe si hanno a partire dal 1377, (nella zona è attestato un casale), ma Cotrino nasce con la leggenda del ritrovamento dell'immagine della Madonna, avvenuta nel (1605) ad opera di una contadina della Basilicata venuta a Latiano per volere della Madre di Dio.
L'antica effige risale agli inizi del 1600 e fu collocata sull'altare maggiore della cappella eretta nel 1627, restaurata e ampliata con una facciata neoclassica nel 1856.
Nel 1915 fu realizzato l'attiguo monastero su progetto dell'ingegnere Gennaro Bacile di Spongano (Lecce). Dal 1922 i Monaci Cistercensi gestiscono il Santuario; hanno realizzato anche una nuova e maestosa chiesa, progettata dagli ingegneri Oronzo e Luigi Sticchi di Maglie (Lecce).

 

OPERA MONUMENTALE "TERRA RISORTA E LE PORTE DEL CIELO"

 

La gigantesca opera dello scultore Carmelo Conte (alta m. 11 x 8 di larghezza) realizzata in bronzo, acciaio, pietra e cemento è un omaggio ed un pensiero per i nostri cari defunti. Essa costituisce la sintesi del mistero della risurrezione e rappresenta la prima stazione della Via Crucis dove le pie donne, Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Salomè, si recano al sepolcro portando gli aromi per imbalsamare Gesù, ma appena giunte al sepolcro sulla soglia trovano un angelo che indica che Cristo è risorto.
In questa opera l'angelo, all'alba del terzo millennio, continua ad indicare alla Madonna, raffigurata come madre dell'umanità sofferente con le sue spine, i suoi chiodi e la croce nel petto, il messaggio di speranza per gli esseri umani insito nella risurrezione di Cristo. Proprio per questo al centro dell'opera è collocato un sepolcro simile al globo terrestre (m. 3 di diametro) dove meridiane e parallele formano finestre e porte attraversate dalla luce irradiata dalla pietra sepolcrale di Cristo, fondamento della nostra speranza eterna. L'opera vuole essere un invito alla speranza per tutta la comunità latianese da parte  dello scultore che vive d'arte e per l'arte, tra la gente.