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MUSEO DELLE ARTI E TRADIZIONI DI PUGLIA

MUSEO DEL SOTTOSUOLO

MUSEO RIBEZZI - PETROSILLO

 

 

MUSEO DELLE ARTI E TRADIZIONI DI PUGLIA

Nel centro storico di Latiano, in via Verdi 10, ha sede il Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia. Inaugurato nel 1974 a cura della Pro Loco di Latiano, questo Museo è nato dalla volontà di alcuni appassionati di cultura popolare che hanno ricercato i più svariati oggetti del nostro recente passato coniugando gli stessi con gli ambienti a cui si riferiscono.
Visitando questo museo affiora la genuinità e la povertà del mondo contadino, che raffigura la vita di tutti i giorni, nei campi, nelle botteghe, nella famiglia. Tutti gli ambienti, i manufatti, gli utensili sono illustrati da didascalie in lingua italiana ed in dialetto latianese. II Museo rappresenta uno dei pochi momenti di collegamento tra la cultura popolare moderna, la civiltà artigianale e contadina che se pur vicina a noi, è quasi del tutto scomparsa.
L'utilità didattica di questo museo è nella disponibilità a recepire ogni comportamento di vita che fu degli abitanti dei paesi e delle campagne di Puglia. La raccolta copiosa di manufatti e utensili che vanno in disuso non è completa e non lo sarà mai, perché sempre si aggiungeranno altri oggetti.
Molto interessante in questo museo sono le ricostruzioni degli ambienti essenziali della casa-tipo pugliese: ambiente casalingo, artigianale, agricolo.

AMBIENTE CASALINGO:
La ricostruzione è semplice ed emblematica. Si compone dal vano cucina con il focolare, punto convergente della vita familiare; in sua funzione sono gli utensili, la panca, i tegami, i piatti. L'ortale ricostruito fedelmente con tutti gli attrezzi utilizzati dalla casalinga per le sue faccende, come il pozzo, i grandi recipienti di argilla per la raccolta dell'acqua piovana, il tralcio della vite a pergola ed i vasi con le erbe aromatiche, la vasca di pietra per lavare i panni.
Infine troviamo la camera da letto, composta dal letto, da una cassapanca, toiletta, un lavabo e comodini.

AMBIENTE ARTIGIANALE:
L'artigianato femminile dell'epoca è rappresentato dal telaio (tularu) per la tessitura delle stoffe. II ciclo lavorativo parte dal cotone grezzo e attraverso le varie fasi di lavorazione arriva al tessuto.
E’ stata ricostruita anche la fucina del fabbro - maniscalco - con forgia in pietra e un antico soffione a mantice.
II mestiere del maniscalco consisteva nel costruire e riparare gli attrezzi agricoli e quanto necessario per i cavalli e i carretti.

AMBIENTE AGRICOLO:
E’ rappresentato da una vasta raccolta di attrezzi agricoli: aratri, zappe, rastrelli e quant'altro è utile ai lavori dei campi.
Troviamo poi la ricostruzione di un antico palmento per la vinificazione delle uve con torchi di legno montati su pilastri in muratura, tini e tinozze.
Infine sono esposti vari oggetti in ceramica, vetro e ferro utilizzati nella vita quotidiana del passato.

 

SEZIONI SPECIALISTICHE

IL MUSEO DELLA CERAMICA A. RIBEZZI

E' situato in via S. Margherita, in un'ala al piano terra della casa natale del Beato Bartolo Longo, costruzione del 1800 adibita a frantoio oleario. E' sorto nel 1986, a cura della Pro Loco di Latiano, come sezione staccata del Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia. Il visitatore che si trova nel Museo della Ceramica può ammirare un altro museo che è il vecchio frantoio con volte a stella riportate alle rustiche fattezze ed il pavimento in pietra. In questi ambienti ha trovato sistemazione una ricca collezione dell'arte della ceramica delle diverse epoche sino al '900, con esempi della più recente e attuale arte dei ceramisti pugliesi dei centri vicini e di tutta la Puglia.

Il MUSEO DEL VINO

Nato nell'ambito della Strada del Vino DOC n. 7, raccoglie ed espone oggetti, materiali, fotografie, video, immagini e documenti orali relativi ai sistemi di coltivazione, potatura, raccolta e trasformazione dell'uva sino ad arrivare ai vini prodotti localmente ed ai suoi sistemi di conservazione e commercializzazione.
La sezione è dotata anche di una biblioteca specialistica.

IL MUSEO DEL TESSUTO E DELL'ABBIGLIAMENTO

Ultima sezione nata nell'ambito del Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia ha lo scopo non solo di conservare capi di abbigliamento ottocenteschi, ormai rari, ma di ricostruire l'arte della tessitura, del ricamo e di tutte le forme di artigianato attinenti all'abbigliamento personale o all'arredamento della casa (centrini, tovaglie, tende, etc.).


ORARI DI APERTURA: martedì e giovedì ore 10,00-12,00;
giovedì e domenica ore 17,00-19,00;
apertura anche a richiesta
INGRESSO GRATUITO

 

MUSEO DEL SOTTOSUOLO

 

La visita al Museo del Sottosuolo si svolge attraverso le quattro sezioni principali: Biologia del sottosuolo, Geologia (mineralogia, petrografia, carsismo), Paleontologia generale e Paleontologia umana, a cui, presto, verranno aggiunte nuove sezioni tematiche, (Risorse del sottosuolo, Architettura e Urbanistica sotterranee, Arte, etc.).


Biologia del sottosuolo

Tra i reperti di maggior pregio ed importanza scientifica vanno ricordati gli elementi di fauna troglobia provenienti da grotte di tutto il mondo, come il noto anfibio urodelo Proteus anguinus o i pesci ciechi dei pozzi della Somalia, gli insetti e i crostacei cavernicoli della grotta Zinzulusa e della Cueva del Drach (I. di Maiorca).


Geologia

La sezione raccoglie numerosi tipi mineralogici e campioni di rocce sia raccolti in stazioni locali sia importati da giacimenti di tutto il pianeta. Una vetrina è dedicata interamente al fenomeno del carsismo con le più tipiche concrezioni di grotta, stalattiti, stalagmiti, pisoliti ed elictiti.


Paleontologia generale

La collezione di fossili è stata organizzata seguendo un criterio cronologico, andando dai più antichi (Paleozoico) fino a quelli relativamente più recenti (Neozoico o Quaternario). Le vetrine espongono i tipi più rappresentativi delle varie ere geologiche e non mancano i trilobiti, le ammoniti, le rudiste ma anche protozoi, spugne, anellidi, molluschi e via via fino ai grandi mammiferi del Plio-Pleistocene: orsi delle caverne, pachidermi giganti ed elefanti nani, cervi, jene, ippopotami, rinoceronti. Una vetrina e stata dedicata ad alcuni fossili del Bacino Di Bolca (Verona).


Paleontologia umana

Dal Paleolitico al Neolitico, dall'Uomo di Neanderthal all'Homo sapiens moderno, le vetrine di questa interessante sezione raccontano la straordinaria evoluzione dell'uomo attraverso i rarissimi ed unici reperti fossili rinvenuti in grotte cultuali di Marina di Camerota (Salerno), nelle gravine pugliesi e nelle grotte preistoriche del Gargano, delle Murge e del Salento.

ORARI DI APERTURA:
lunedì, mercoledì e venerdì (esclusi festivi) dalle 17.00 alle 20.00 (Gruppi turistici e scolastici possono accedere tutti i giorni in ore antimeridiane previo appuntamento.
E' prevista una guida specializzata).

http://isbios.webjump.com

 

MUSEO RIBEZZI - PETROSILLO



Il Museo Ribezzi-Petrosillo è sito in via Angelo Ribezzi n. 1, nel pieno centro storico di Latiano; occupa un'ala del palazzo della famiglia Ribezzi, il quale risale al '600, con sopraelevazione tardo-settecentesca.
I vani che ospitano il Museo sono stati completamente ristrutturati e corredati degli impianti di sicurezza previsti dalla legge per i locali aperti al pubblico. II restauro è stato eseguito con assoluto rispetto della tipologia dell' epoca e, ove possibile, sono stati mantenuti gli infissi, le serramenta, i pavimenti, eccetera. In questa struttura è esposta la collezione archeologica della famiglia Ribezzi, costituita, in massima parte, da reperti trovati nel XIX secolo nella necropoli di Muro Tenente, sita per il 60% in terreni di proprietà della famiglia stessa, a circa 2 km da Latiano. Sono esposti anche libri antichi, pergamene, costumi d'epoca, armi bianche, cimeli, monete ed altro materiale di interesse storico ed artistico.
La struttura è stata corredata dagli strumenti tecnologici ed informatici necessari a consentire una sua ottimale utilizzazione a supporto di un centro culturale e formativo per i giovani interessati alla ricerca, non solo di tipo archeologico, ma anche storico-letterario, con particolare attenzione al territorio.
Per consentire l'organizzazione di conferenze, dibattiti, tavole rotonde, le sale sono servite da un impianto di diffusione e amplificazione.


INFORMAZIONI

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